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“Santarcanzàl, una culóina.
Quant ta t svégg à la matóina
e ta t’afàz ma la finestra
ut poèr sempra ch’séa festa.
T guoèrd d’insò, u i è San Maróin
che ut saléuta e ut fa l’incóin.
S’lè bel témp, senza foschéa,
t vàid e’ moèr a quatar méa …”
“Santarcangelo, una collina.
Quando ti svegli la mattina
e ti affacci alla finestra
ti pare sempre che sia festa.
Guardi in su, c’è San Marino
che saluta e fa l’inchino.
Se c’è bel tempo, senza foschia,
vedi il mare a 4 miglia ….”
Così Giuliana Rocchi, poetessa dialettale, ci presenta il suo paese, Santarcangelo di Romagna.
Santarcangelo di Romagna, antico borgo medievale, in provincia di Rimini, si sviluppa infatti sopra ed attorno al colle Giove (Mons Jovis) ed è posizionato tra San Marino ed il mare Adriatico e, per non farsi mancare nulla, è bagnato da due fiumi: l’Uso ed il Marecchia.
Andiamolo a scoprire in questo guest post di Anna Pantanelli, una santarcangiolese doc, nonché coltivatrice di zafferano proprio a Santarcangelo.
Santarcangelo di Romagna, un po’ di storia
Santarcangelo di Romagna è una cittadina di origine romana. Proprio all’epoca romana si deve la costruzione della via Emilia, che attraversando la città, favorì un ampio sviluppo del commercio e dei mercati in questa zona tanto che, ancora oggi, Santarcangelo di Romagna è uno dei punti di riferimento per i paesi dell’entroterra in occasione di fiere ed eventi.
Dell’epoca romana restano molti reperti rinvenuti in particolare nei pressi della Pieve di San Michele (pieve bizantina risalente al VI secolo). Si tratta di resti di fornaci, anfore, masserizie e mattoni per edilizia che sono attualmente conservati al Musas, Museo Storico Archeologico.
Attorno alla fine del XIV secolo Santarcangelo di Romagna passò sotto il dominio della famiglia Malatesta che governò il territorio fino al 1462.
Successivamente Santarcangelo subì per un paio di anni il dominio veneziano, passò poi allo Stato Pontificio, subì l’invasione napoleonica (1797-1815) e fu infine annessa al Regno d’Italia nel 1860.
Santarcangelo di Romagna, cosa vedere
Santarcangelo di Romagna si divide in due zone principali:
- la città alta, costituita dal borgo medievale, che è la zona in cui si trovano anche le grotte tufacee
- il centro, che è la parte della città collocata ai piedi della collina, nei pressi della Via Emilia.
La città Alta
La collina su cui Santarcangelo sorge ha una “doppia dimensione”: una esterna e visibile a tutti ed una più intima e misteriosa.
Il borgo medievale
La “dimensione esterna” del colle Giove è quella su cui sorge il borgo medievale, ricco di mille angoli suggestivi tutti da scoprire e di importanti monumenti come:
- la Rocca Malatestiana, costruita su ruderi romani attorno al 1386, e la cui configurazione definitiva è dovuta alla famiglia Malatesta.
- il Campanone, coronato dall’ immagine di San Michele Arcangelo in ferro battuto,
- la porta Cervese.
Le Grotte tufacee
La “dimensione più intima e misteriosa” del colle è invece rappresentata dalle Grotte tufacee, in realtà dei veri e propri ipogei monumentali scavati nell’arenaria in età antichissima.
Queste grotte furono utilizzate come rifugi durante la seconda guerra mondiale, ma l’utilizzo originario resta tuttora sconosciuto.
Il Centro
Anche “il centro” offre interessanti punti di interesse. Nella bella e particolare piazza Ganganelli si possono infatti ammirare:
l’arco trionfale, eretto nel 1772-1777, intitolato al papa Clemente XIV
il Palazzo Comunale, risalente a metà del 1800
una moderna e spettacolare fontana, ideata da Tonino Guerra.
Altri luoghi da non perdere
Altri luoghi da non perdere se vi trovate a Santarcangelo sono:
- Il Museo del bottone, un museo unico nel suo genere
- La Stamperia Marchi, una stamperia che stampa a ruggine con un antichissimo tornio a “trazione umana” (in pratica è una ruota che si muove camminandoci dentro)
- Il Musas, Museo storico archeologico
- la Pieve di San Michele
Santarcangelo di Romagna, informazioni pratiche
Info monumenti e musei
La Rocca Malatestiana è di proprietà privata e per questo visitabile solo in certi periodi.
Il Musas, Museo storico archeologico è aperto tutto l’anno con i seguenti orari di apertura:
- dal 1 novembre al 30 aprile è aperto sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 19,00
- dal 1 maggio al 31 ottobre è invece aperto da martedì a domenica dalle 16,00 alle 20,00.
La Pieve di San Michele offre visite guidate su prenotazione tutto l’anno, la prenotazione è effettuabile presso Ufficio I.A.T.
Il Museo del Bottone è aperto tutti i giorni, escluso il Lunedì, con orari dalle 10 alle 12 e dalle 15 alla 18.
Come arrivare
Santarcangelo di Romagna è raggiungibile agevolmente sia in auto che in treno.
Auto
Autostrada A14 Bologna-Bari, uscita Rimini nord. All’uscita girate a destra e dopo circa 4 km entrate in paese.
Arrivando da Rimini potete percorrere anche la Statale 9, Via Emili, seguendo le indicazioni per Santarcangelo di Romagna.
Treno
In treno la linea ferroviaria è la Bologna-Rimini, la stazione è quella di Santarcangelo di Romagna.
Dalla stazione di Rimini potete prendere anche un autobus della linea 9.
Per informazioni aggiornate e dettagliate, vi invito a visitare il sito www.santarcangelodiromagna.info
Ringraziando Anna per questo guest post, vi segnalo la pagina facebook della sua azienda agricola Zafferangelo.
Articolo e foto di Anna Pantanelli, ©ilmiomondolibero, riproduzione vietata senza citare la fonte.
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