Cosa vedere in Alto Salento in 6 giorni
Diario dei miei 6 giorni in Puglia ( 8/ 13 Agosto 2019)
Ultimamente i miei viaggi sono all’insegna del riunirmi a mia figlia che lavora in giro per l’Italia come cantante ( se vi va potete seguire il suo profilo Instagram cliccando qui). Quest’anno sta lavorando in Puglia e così, con la scusa di andare a trovarla, ho colto l’occasione per visitare questa regione che non avevo ancora avuto modo di visitare. La mia meta è stata nello specifico l’Alto Salento. In questo articolo vi suggerisco quindi cosa vedere in Alto Salento. E’ un piccolo diario di viaggio in cui vi racconto come ho organizzato il mio viaggio e le cose che ho visto e che suggerisco di vedere , seguiranno poi articoli specifici sulle singole località. Buona lettura!
Cosa vedere in Alto Salento
L’organizzazione del viaggio: un altro viaggio organizzato al volo a basso costo, nonostante l’altissima stagione
Come già era capitato in occasione del mio mini viaggio nella costiera amalfitana, anche questa volta il viaggio è stato organizzato al volo visto che ho preso la decisione di partire in 10 minuti, in un momento in cui ero un po giù ( una bella terapia antidepressiva prenotare un viaggio quando ci si sente giù 😂).
A differenza del viaggio in Costiera Amalfitana, che avevo fatto in Settembre, questo, per vari motivi, ho dovuto farlo in Agosto, ma anche se a ridosso del ferragosto sono riuscita comunque a trovare soluzioni relativamente a basso costo per il periodo.
Il viaggio per Brindisi
La città di riferimento per l’Alto Salento è Brindisi, che è raggiungibile con comodi voli Ryan Air dai principali aeroporti italiani. Essendo alta stagione i prezzi erano però davvero proibitivi (circa 250 euro a tratta) così ho optato per il caro Flixbus, con cui ho fatto già molti viaggi, più o meno lunghi, trovandomi sempre ottimamente. Anche Flixbus offre la tratta su Brindisi dalle principali città italiane.
La mia partenza è avvenuta da Pisa. Il viaggio di andata diretto Pisa/Brindisi, o viceversa, ha una durata di circa 13 ore. Nella data del mio rientro la corsa diretta era però completa così ho dovuto optare per il cambio a Roma, sosta di tre ore, per un totale circa 17 ore di viaggio 😱.
Amando viaggiare on the road, viaggiare in bus anche per molte ore non mi pesa affatto, anzi il bello è che il tragitto diventa un viaggio nel viaggio.
Il costo per andata e ritorno è stato di 110 euro, ovviamente in altri periodi è notevolmente più basso.
L’hotel
Per gli hotel le disponibilità non erano molte trattandosi della settimana di Ferragosto, ma alla fine ho trovato un ottimo 3 stelle in località Carovigno, a dieci minuti dal mare, ed al contempo a circa 40 minuti da Alberobello, meta che da tempo volevo visitare, ed a 10 da Ostuni, la città bianca, una perla che non conoscevo ma che mi ha incantato.
L’hotel, a gestione familiare, è un palazzo degli anni ’70 rinnovato recentemente nelle parti comuni e nelle camere ( nella mia solo il bagno era ancora da rimodernare), molto pulito e con personale estremamente cortese e disponibile.
Potete scoprire l’hotel ed i relativi prezzi cliccando sulla foto o sul link sotto:
Scoprite prezzi e disponibilità Hotel Villa Jole
Noleggio auto
Volendo fare una vacanza non di solo mare ma soprattutto di scoperta, per questo viaggio mi è stato indispensabile noleggiare un’auto.
Ovviamente al mio solito ho aspettato fino all’ultimo momento, e così mi sono ritrovata a prenotare l’auto la mattina stessa del mio arrivo mentre ero in viaggio.
Mi si sono presentati due problemi:
1 quasi tutti i noleggi auto vogliono carta di credito a garanzia o deposito di minimo 500€
2 noleggiare un’ auto arrivando in aereo è semplicissimo poiché all’aeroporto sono presenti molti uffici di noleggio, arrivando in bus invece è un po più complicato poiché non vi sono auto noleggi nelle immediate vicinanze della fermata Flixbus.
Sarà che la fortuna aiuta gli audaci (o gli sprovveduti) ma alla fine ho trovato un’autonoleggio che non mi ha richiesto ne carta ne deposito, e che mi ha portato l’auto alla fermata del bus e così ho potuto avere un auto a disposizione per tutto il soggiorno.
Il costo per il noleggio di un’auto piccola ( nel mio caso una Panda) in alta stagione si aggira sui 40 euro al giorno.
Cosa vedere in Alto Salento in 6 giorni.
Ecco il mio diario di viaggio giorno per giorno:
Giorno 1
Sono arrivata a Brindisi alle 13:30 e dopo avere svolto tutte le pratiche per il noleggio auto sono finalmente partita attorno alle 14:30 alla volta di Carovigno.
Lungo il tragitto mi sono fermata a recuperare mia figlia,che aveva il giorno libero, al Riva Marina Resort in località Specchiolla. Questo è un resort 4 stelle davvero spettacolare, ma fuori dal mio budget per questo non l’ho scelto 😂 ( potete scoprirlo cliccando sul nome). Dopo aver raggiunto il mio più modesto hotel ed aver sistemato i bagagli, abbiamo deciso di raggiungere una delle spiagge della zona: la spiaggia di Pantanagianni.
Pantanagianni è una bella ed ampia spiaggia a mezzaluna che vanta un bel mare pulito. La spiaggia è libera ma vi è presente anche una zona attrezzata con lettini ed ombrelloni.
Sentendo addosso la stanchezza del viaggio, anche la sera ho preferito rimanere nei pressi dell’hotel e così per la cena abbiamo scelto un raffinato ristorante a Specchiola, dove ho gustato un’ottimo antipasto di mare ed una squisita pizza.
Giorno 2
Il mio secondo giorno in Puglia l’ho dedicato ad un luogo che sognavo di visitare da tempo: Alberobello.
Da Carovigno Alberobello è raggiungibile con la superstrada ma ho preferito optare per strade secondarie e gustarmi così il bellissimo paesaggio della campagna pugliese caratterizzato da distese infinite di ulivi e da campi di terra rosso fuoco.
Alberobello è un borgo che ho trovato magico. E’ meraviglioso 😍!! Ha superato le mie più rosee aspettative‼️
Alberobello è famosa per i Trulli, tipiche costruzioni coniche bianche in pietra. Questo borgo è l’unico in un cui è presente ben un intero quartiere di trulli, il Rione Monti. I trulli di Alberobello sono Patrimonio UNESCO dal 1996.
L’obbligo di far costruire case solo con pietre a secco fu un espediente del conte d’ Aragona Giangirolamo II per evitare il pagamento dei tributi al viceré spagnolo del Regno di Napoli.
Secondo una legge in vigore nel regno la costruzione di un nuovo centro abitato comportava infatti il pagamento di pesanti tributi. Con la tipologia di costruzione a secco le abitazioni potevano essere ‘smontate’ in caso di controlli per poi essere riedificate. Furbo il conte 😂!
Sui tetti dei Trulli venivano dipinti dei simboli che servivano a distinguere le famiglie cristiane da quelle pagane. I cristiani avevano disegnato sul tetto una grande croce, i pagani simboli di vario genere.
Di rientro da Alberobello per la cena ho deciso di fermarmi ad Ostuni, la città bianca.
Ostuni è chiamata così perché il suo centro storico è interamente dipinto di bianco. La città è caratterizzata anche dalla presenza di bellissime mura che conservano ancora otto bastioni e due porte, Porta San Demetrio rivolta ad est e Porta Nova rivolta ad ovest.
Ho cenato in un ristorantino, i cui tavoli erano posizionati in un suggestivo e tranquillo vicoletto della cittadina, molto romantico, così come ho trovato romantico tutto il centro storico, una meta perfetta per gli innamorati.
Giorno 3
Dopo la giornata di escursione ad Alberobello ed Ostuni per la domenica ho deciso di rilassarmi al mare e la mia meta è stata Torre Santa Sabina.
Torre Santa Sabina è una piccola e deliziosa località che sta prendendo campo negli ultimi anni grazie alla presenza di un’ampia e bella spiaggia di sabbia fine, la Spiaggia dei Camerini ed altre piccole e deliziose calette come la particolare Spiaggia Mezzaluna.
A Torre Santa Sabina sono presenti molti hotel, locali, chioschi e negozi.
La località deve il suo nome alla presenza di un’antica torre di avvistamento, Torre Santa Sabina, una torre perfettamente conservata che si trova al margine sinistro della spiaggia dei Camerini, subito dopo un piccolo porticciolo.
A sinistra della torre è presente un ampia scogliera, così come un’altra è presente al margine destro della spiaggia.
Giorno 4
Il mio quarto giorno in Puglia è stato un po’ una piccola avventura.
Il mattino ho visitato il Castello Dentice di Frasso di Carovigno.
Il Castello
Questo è il secondo castello che visito al sud, (il primo e’ stato il Castello di Carini in Sicilia, in provincia di Palermo), il Castello Dentice di Frasso è un castello molto bello e curato con un giardino spettacolare.
La forma del castello è triangolare (simbolo di perfezione) ed ai vertici sono poste tre torri: una rotonda, una quadrata ed una a mandorla.
Nel Castello sono presenti le segrete, stanze sotterranee, che nel tempo hanno avuto diversi usi: prigioni, depositi, laboratori.
Nel pomeriggio avevo pensato di rilassarmi sulla spiaggia di Punta Penna Grande ma arrivata alla spiaggia, in lontananza, Torre Guaceto mi invitava a scoprirla…
Torre Guaceto
Arrivare a Torre Guaceto è stata una piccola avventura poiché mi era stata data un’ informazione errata sul tempo necessario per raggiungerla. Mi era stato riferito che si poteva raggiungere con una passeggiata di 20 minuti dalla spiaggia ed così ho lasciato il mio zaino, acqua compresa, alla Spiaggia Punta Penna Grossa. Ho in realtà camminato quasi 2 ore (andata e ritorno) sotto il sole cocente senza avere con me neppure un po’ di acqua 🤦🏻♀️. Più avanzavo e più la torre sembrava lontana.
Penso che ad un certo punto anche il cellulare abbia pensato che la torre fosse un miraggio sbeffeggiandomi con lo strano scatto che vedete qui😂. La lunga camminata da Spiaggia Punta Penna Grande alla Torre si snoda però tra dune di sabbia e splendide calette quindi vi è modo di rinfrescarsi tuffandosi in mare e naturalmente di riempirsi gli occhi di bellezza 😍.
La zona è Riserva Naturale statale dal 1991. Le spiagge di Torre Guaceto e Punta Penna Grossa, sono premiate con la Bandiera Blu da ben 4 anni. A tutela della riserva in alcuni tratti vi è divieto di balneazione.
Giorno 5
Il quinto giorno ho deciso dei dedicarlo alla scoperta delle spiagge della zona e così mi sono fatta ben 5 spiagge in 1 giorno 😱, nell’ordine:
Lamaforca,
Costa Merlata,
Gorgognolo,
Morgicchio/ Specchiola
Torre Pozzelle, dove ho potuto vedere l’ ultima delle tre torri di questa zona.
Ad eccezione di Morgicchio e della Spiaggia dei Camerini, piuttosto ampie, le altre sono piccole calette. Nella settimana di ferragosto sono quindi molto affollate (l’unica in cui vi era poca gente era Gorgognolo) ma ai lati di ognuna ci sono però o ampie scogliere ed è quindi possibile ritagliarsi un angolo di tranquillità senza problemi anche in alta stagione. [Anche alle spiagge sarà dedicato un articolo specifico.]
Cosa vedere in Alto Salento, Giorno 6
Per l’ultimo giorno ho deciso di continuare il mio viaggiare lento così, invece della superstrada, per raggiungere Brindisi ho optato per strade secondarie alternando la campagna al mare.
Della campagna mi rimarranno per sempre negli occhi la terra rosso vivido e le distese infinite di ulivi. Del mare l’azzurro intenso e il bianco della sabbia.
Tra le soste sulla strada del rientro:
San Vito dei Normanni
Apani
Non ho purtroppo avuto modo di visitare Brindisi con calma, beh, ho un buon motivo per tornare da queste parti e magari spingermi un po’ più a sud alla scoperta del resto del Salento.
A presto con i racconti di altri luoghi e di altre emozioni!!!
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Articolo e foto di ©Sabrina Musetti, riproduzione vietata.
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