L’ultima ed unica volta che sono stata al Carnevale di Viareggio sarà stato quasi una quarantina di anni fa. Ricordo che indossavo un vestito lungo e larghissimo, dallo sfondo bianco su cui sbocciavano enormi fiori lilla, ed in testa portavo un enorme cappello della stessa fantasia. Ero Rossella O’hara di Via col vento! Ricordo perfettamente anche il clima di festa, la musica , i balli e quegli enormi esseri di cartapesta che si stagliavano contro il cielo, incutendomi a dire il vero anche un po’ di timore.
Una vita dopo ho avuto l’occasione di tornare a Viareggio e di toccare con mano la “creazione” di questa straordinaria manifestazione. L’occasione è stata rappresentata da un incontro/colazione per blogger tenuto da Silvia Ceriegi, nota blogger pisana, che si è svolto alla Cittadella del Carnevale, uno spazio che può essere definito il cuore del Carnevale di Viareggio poiché è proprio qui che i carri vengono ideati e costruiti. Ovviamente dopo l’incontro ci è stata offerta la possibilità di una visita guidata alla Cittadella.
Vivere il dietro le quinte del secondo carnevale più famoso d’italia, e forse d’Europa, è stata senz’altro un ‘occasione unica che mi resterà nel cuore. Il tema dell’incontro era il “reinventarsi in rete”, un mondo- quello del web- che a ” quelli seri” appare effimero, poco serio, oserei dire utopico.
Effimero e “poco serio” lo è pure il carnevale. I carri vivono solo il tempo di 5 sfilate, per poi essere smontanti e distrutti, eppure l’impegno e la dedizione che gli addetti ai lavori mettono nella realizzazione di ogni singolo particolare è lo stesso che un architetto metterebbe nella realizzazione di un progetto “eterno”.
Questo non poteva che essere un ulteriore stimolo per me che sto cercando di “creare il mio carro”, e la Cittadella, in quest’ottica, è stata una location assolutamente azzeccata e metaforicamente perfetta!
Come sempre condivido con voi le mie scoperte e le mie emozioni. Buona lettura!
Il carnevale di Viareggio: un po’ di storia
Il carnevale di Viareggio nasce nel lontano 1873, anno in cui un gruppo di giovani della Viareggio bene pensarono di festeggiare il carnevale con una sfilata in maschera lungo la Via Regia, nel centro storico della città.
Da quella prima semplice sfilata in maschera si è sviluppato lo spettacolare Carnevale di Viareggio- il più famoso d’Italia e conosciuto in tutto il mondo- la cui tradizione è giunta praticamente immutata fino ai nostri giorni.
Se la tradizione è rimasta immutata per 145 anni, i carri invece, si sono andati sempre più evolvendo ed ingrandendo e così nei primi anni del ‘900 la sfilata è stata trasferita dalla Via Regia al lungo mare.
Nel 1921 per la prima volta la sfilata fu accompagnata dalla musica che veniva suonata da un orchestra posizionata su di un carro. Nel 1923 invece un pierrot che sbatteva le palpebre, rappresentò il primo carro con movimento nella storia del carnevale.
La tecnica della cartapesta venne invece inventata proprio da alcuni costruttori dei carri nel 1925. Prima dell’introduzione della cartapesta i carri erano realizzati in legno e juta, con l’introduzione di un materiale più leggero i carri assunsero dimensioni sempre più imponenti. Nel 1926 per pubblicizzare la sfilata fu realizzato il primo manifesto ufficiale della rappresentazione. Oggi il manifesto è affidato ogni anno ad un diverso artista di fama mondiale.
Nel 1930 fu invece ideata, dal pittore e grafico Uberto Bonetti, la maschera simbolo di Viareggio: Burlamacco. Burlamacco, con il suo vestito a quadri bianchi e rossi e la maschera rappresenta i due momenti “speciali” di Viareggio, il carnevale e l’estate ( in quegli anni gli ombrelloni degli stabilimenti balneari viareggini erano infatti bianchi e rossi). Nel 1931 sul manifesto ufficiale del carnevale di Viareggio a Burlamacco fu affiancata Ondina, maschera che rappresenta appunto l’estate.
Il Carnevale di Viareggio si fermò nel corso delle due guerre mondiali per riprendere prontamente ed in maniera sempre più spettacolare dopo la fine di ognuno dei conflitti.
Ad oggi il carnevale di Viareggio attira ogni anno migliaia di visitatori ed è l’unico carnevale italiano ad avere una diretta Rai dedicata.
Il carnevale di Viareggio: qualche curiosità sull’organizzazione
Il Carnevale di Viareggio va in scena per circa un mese, 5 domeniche, solitamente a febbraio, ma la sua organizzazione inizia molto tempo prima. I bozzetti dei carri vanno infatti presentati entro Luglio. La sfilata è composta da carri di prima, seconda e terza categoria, da un mascherata di gruppo e dalla mascherata singola. I primi classificati di ogni categoria l’anno successivo accedono di diritto alla categoria superiore, così come l’ultimo classificato retrocede invece alla categoria inferiore.
Per ogni categoria è previsto un budget diverso e con quel budget dovrà essere realizzato il carro dai materiali alla mano d’opera. Il budget per la prima categoria si aggira sui 120 mila euro, 60 mila per la seconda categoria e via via a scalare. Le mascherate e la maschera singola invece si autofinanziano.
Il carnevale di Viareggio: la cittadella del carnevale
In origine i carri del Carnevale di Viareggio venivano costruiti in giro per la città, nel dopoguerra fu poi creato un apposito spazio formato da vari capannoni che fu però distrutto nel 1960 da un incendio.
Furono così realizzati dei nuovi hangar in via Marco Polo ed infine nel 2001 gli hangar furono trasferiti in una nuova zona che fu denominata appunto Cittadella del Carnevale.
Le costruzioni in cui si trovano i sedici hangar e gli altri edifici che costituiscono la Cittadella, si sviluppano attorno ad una piazza ellittica. Nel complesso sono presenti oltre gli hangar per la costruzione anche:
- il museo del carnevale, in cui è possibile scoprire le varie fasi di realizzazione delle opere in cartapesta, ed ammirare i modellini dei carri vincitori delle ultime edizioni, nonché opere originali di famosi artisti che hanno lavorato per il carnevale viareggino; nel museo è presente anche un centro studi in cui vengono raccolti e catalogati i materiali relativi alla storia del carnevale di Viareggio
- il museo di arte contemporanea Carnevalotto, in cui è esposta la collezione d’arte contemporanea dell’omonimo premio. Dal 1987 ogni anno un artista contemporaneo realizza un’opera d’arte che simbolicamente premia il carro primo classificato e che poi va ad arricchire il museo
- l’Espace Gilbert, uno spazio realizzato recentemente al fine di conservare le componenti più significative dei carri, che possono essere ammirate per un anno e che poi vengono sostituite con gli elementi dei nuovi carri. Lo spazio Gilbert è suddiviso in 4 aree tematiche dedicate rispettivamente alla politica, alla fantasia, al cinema ed ai bambini. Questo spazio è stato intitolato all’artista Gilbert Lebigre e proprio la sua gigantesca ballerina, protagonista del carro vincitore dell’edizione del 2004, è l’unica opera stabile di questo spazio.
- laboratori didattici in cui le scolaresche possono cimentarsi con la lavorazione della cartapesta
- un bar ristorante che non poteva altro che chiamarsi “Osteria di Burlamacco“, in cui è possibile anche organizzare feste a tema carnevalesco.
I musei e l’Espace Gilbert sono visitabili in inverno ( ottobre /maggio) il sabato e la domenica dalle 16 alle 19, in estate (giugno/ settembre) dal venerdì alla domenica, solo in orario serale dalle 21 alle 23, il sabato mattina dalle 10 alle 12. Il costo del biglietto è di € 3 intero e € 2 ridotto. Fino ai 14 anni l’ingresso è gratuito. La terza domenica di ogni mese l’ingresso è libero. Nei giorni della sfilata dei carri i musei e lo spazio Gilbert sono aperti dalle 9: 30 alle 11:30.
Informazioni pratiche
Quest’anno le sfilate si svolgeranno nei giorni 1,9 16, 20 e 23 Febbraio.
La sfilata inaugurale del 1 Febbraio sarà preceduta dalla cerimonia di apertura con il tradizionale alzabandiera e seguita dallo spettacolo pirotecnico musicale.
Per ulteriori informazioni vi consiglio di visitare il sito del carnevale di Viareggio cliccando qui.
Come arrivare a Viareggio
Viareggio è facilmente raggiungibile sia in auto che in treno.
- In treno- Viareggio può essere raggiunta in treno dalle principali stazioni italiane
- In auto – si può arrivare a Viareggio percorrendo la Strada Statale 1 Aurelia o le seguenti autostrade: per chi arriva dal Sud, A1 fino a Firenze, poi A11 fino all’uscita Viareggio o la A12 sempre fino al casello di Viareggio; per chi arriva da nord: A1 fino a Parma, poi A15 fino a Santo Stefano Magra, e po la A12 fino al casello di Viareggio.
Viareggio è facilmente raggiungibile anche da chi arriva in aereo poiché si trova a soli 22 km dall’aereoporto Galilei di Pisa ed a 95 km dall’aereoporto Vespucci di Firenze.
Disponendo di uno dei porti turistici più all’avanguardia in Italia, Viareggio è raggiungibile facilmente anche via mare.
Articolo e foto di ©Sabrina Musetti (riproduzione vietata senza citare la fonte)