Il mese di Giugno, primo mese dell’estate, porta con se numerose tradizioni tra queste l’acqua di San Giovanni, un’antica tradizione presente in molte regioni italiane. Scopritela in questo articolo! Buona lettura!
Cos’è e quando si prepara l’acqua di San Giovanni
L’acqua di San Giovanni è un’acqua purificatrice che secondo la tradizione possiede proprietà curatrici ed è in grado anche di propiziare amore, fortuna e salute. Quest’ acqua dalle magiche proprietà si prepara nella notte tra il 23 e il 24 giugno, notte della vigilia di San Giovanni. In questa notte, narra infatti la leggenda, che cada la rugiada degli Dei, una rugiada speciale in grado di rendere particolarmente potenti le proprietà di piante e fiori.
In questa notte speciale, in cui in passato si festeggiava il solstizio d’estate, e quindi la vittoria definitiva della Luce sul buio, oltre a quello dell’acqua di San Giovanni si svolgono molti altri riti propiziatori e purificatori come per esempio i falò di San Giovanni.
Come si prepara l’acqua di San Giovanni
La preparazione è molto semplice basta infatti raccogliere fiori, piante ed erbe aromatiche, dopo il tramonto della sera del 23 Giugno metterle in una bacinella d’acqua e posizionarla all’esterno per assorbire la magia di questa notte speciale e della rugiada di San Giovanni.
La mattina si scolano i fiori e si lasciano in altra acqua ancora per un po’, con quest’acqua si effettua un veloce lavaggio di viso, mani e genitali, il resto dell’acqua deve essere versato addosso tutto in una volta ed essere lasciato asciugare sul corpo come rituale purificatorio ma anche propiziatorio d’amore, fortuna e salute.
Quali fiori usare per preparare l’acqua
La scelta dei fiori è libera, anche se alcune tradizioni prediligono fiori gialli e bianchi, nel raccogliere i fiori lasciatevi quindi guidare dal vostro istinto e dalle specie che si trovano nella vostra zona.
I fiori e le piante più utilizzati sono:
- iperico
- ginestra
- margherite
- gelsomino
- lavanda
- artemisia
- papaveri
- rose
- camomilla
- rosmarino
- malva
- salvia
Quando si raccolgono le erbe occorre avere rispetto e gratitudine verso la natura e vi raccomando quindi di non estirpare le piante alla radice e di non raccoglierne in quantità esagerate!
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Articolo di ©Sabrina Musetti, diritti riservati, riproduzione vietata senza citare la fonte.
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